I concetti come arte e tecnologia sono solo in apparenza agli antipodi, trovandosi oggi catapultati in una dimensione ibrida, in stretta simbiosi. Ma come è possibile che questi due mondi, a prima vista distanti, siano in realtà sovrapponibili? Il punto di partenza di questo nuovo connubio parte dalla comunicazione dell’arte attraverso il Web 2.0 che permette di dire al mondo intero cosa si sta facendo, raggiungendo il “popolo di Internet”, che popola questa grande vetrina che è il web, dove chiunque può decidere cosa esporre: la propria merce, le proprie esperienze o semplicemente solo se stesso. Ecco quindi che gli artisti, i quali nel mondo reale incontrano diverse difficoltà a comunicare le loro opere e le loro idee, possono riuscire a farlo sul web. La divulgazione dell’arte e la promozione dell’artista sul web e sui social media può essere un mezzo molto efficace per condividere le sue idee ed il suo estro artistico: internet e le tecnologie digitali hanno messo sottosopra gran parte del mondo dell’arte tradizionale, cambiando le attese del pubblico, con l’invito a partecipare attivamente ai social media. Non solo: anche la nozione di arte è cambiata proprio perché le tecnologie digitali hanno svolto un ruolo importante per ampliare i confini di ciò che si considera arte. I social aprono nuove vie per l’arte, la partecipazione attiva e la critica: l’arte del web porta in sé i semi della condivisione e della concezione di arte come opera del contributo di milioni di contributi, come opera di tutti, come opera del mondo o meglio del world wide web inteso nei suoi utenti. Il web, attraverso l’arte, coglie e mostra, per la prima volta, tutto il suo infinito potenziale in una sola schermata, un concetto espresso nell’opera di Chris Milk e Aaron Koblin, già collaboratori di Google Creative Lab e che qui, col supporto di Big G, sono riusciti a dar vita a www.exquisiteforest.com, dove “forest” indica il contenuto, ed “exquisite” il sentimento di piacere che si prova nel cimentarsi con esso. Il sito, per farla breve, (o l’opera, che dir si voglia) è composto da una moltitudine di alberi ognuno dei quali può potenzialmente essere composto da un’infinità di nodi e ramificazioni. Ogni albero è una storia per immagini, iniziata da un utente sulla piattaforma con la posizione della prima sequenza di immagini, cui potrà fare seguito l’opera di altri utenti, liberi di continuare la storia di quello stesso arbusto, ovvero di crearne un’altra, di continuare la storia o di produrne una variante, che magari qualcuno si preoccuperà di sviluppare o di rivedere. Una piattaforma collaborativa che mette in primo piano arte, tecnologia e.. l’essere umano!