Quando si dice “Tesla” il pensiero va’ subito all’ingegnere elettrico serbo, naturalizzato statunitense, conosciuto per i suoi numerosi contributi nel campo dell’elettromagnetismo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento; ma non solo: ai giorni nostri, Tesla è anche un modello di business vincente per le auto elettriche conosciuto con il nome di Tesla Motors. Il nome stesso è un omaggio esplicito all’inventore Nikola Tesla, uno dei principali artefici delle evoluzioni e rivoluzioni nel campo dell’elettricità. Tesla Motors, quotata in borsa al Nasdaq, è stata fondata in California, a Palo Alto nel 2003, e da allora non ha smesso di lavorare nella ricerca di soluzioni e migliorie che l’hanno portata già nel 2006 a mostrare i primi prototipi di una sua vettura, commercializzata dal 2008. Tesla Motors si è fatta strada nel mondo delle auto elettriche concentrandosi sugli ostacoli che, da sempre, hanno contrassegnato questo settore: il primo è stato quello di riuscire a trasformare le vetture elettriche in un oggetto accessibile a tutti, e per farlo è stato necessario non solo puntare sui risparmi e sui vantaggi ecologici delle stesse, ma anche su gusto, comodità e design, per raggiungere un modello che, anche esteticamente, potesse essere appetibile da una larga fetta di clientela. Dopo aver risolto il problema del look, ci si è concentrati sulle prestazioni: una vettura che ha bisogno di essere ricaricata troppo spesso non è funzionale, perché non dà alcuna garanzia sul piano dell’autonomia a chi potrebbe desiderare acquistarla. Per risolvere questo problema, si è investito nel business dei pannelli solari, costruendo, nello stato di New York, SolarCity, la più grande fabbrica del mondo specializzata nella produzione di sistemi a energia solare in grado di coniugare quantità e qualità. Un altro punto di forza delle auto marchiate Tesla sta nel fatto che, essendo macchine elettriche, sono dotate di particolarissimi accessori di serie accessibili dall’enorme console touchscreen, che funge da hub centrale per tutte le sue caratteristiche, dal tetto apribile al navigatore satellitare, sino alla diagnostica del motore. Quest’azienda, in linea con il corredo super accessoriato delle proprie autovetture, ha creato un app chiamata Tesla Command (il cui nome lascia intendere molto) appositamente studiata per la piattaforma mobile e indossabile di Android Wear. Tesla Command permette di accedere a una varietà di funzioni della Tesla in remoto, come aprire la macchina, interagire col tetto apribile e anche (perché no?) suonare il clacson, senza considerare che molte altre funzioni saranno disponibili nel prossimo futuro. Insomma, la si potrebbe definire la Apple delle automobili e in fondo le affinità con la mela morsicata non le mancano: una forte spinta tecnologica in un terreno affollato e insieme in bilico tra la voglia di innovare e la tentazione di difendere rendite di posizione acquisite negli anni. Tra i modelli, in particolare, spicca la Model S, una gemma di design e tecnologia. Zero emissioni, fino a 502 chilometri di autonomia, capacità di accelerare da 0 a 100 in 4,4 secondi e di raggiungere una velocità massima di 210 km/h nella versione premium con batteria da 85 kWh. Sono invece 390 i chilometri di autonomia, 306 i cavalli e i 190 chilometri di tetto massimo in quella base, una berlina con un pedigree comunque invidiabile. Insomma, la Tesla S sta alle altre automobili — elettriche e convenzionali — esattamente come l’iPhone stava a tutti gli altri telefoni all’epoca in cui Steve Jobs rivoluzionò il mondo della telefonia.