robot-origami-620x281Si chiama Origami il robot messo a punto dalla sinergia degli scienziati di Harvard con il Mit di Boston che si compone autonomamente, senza ricever alcun aiuto da parte dell’essere umano. Realizzato da un pannello di carta, i cosiddetti “shape memory polymers” (chiamati anche polimeri SMP) gli rendono possibile memorizzare la forma e modificare la struttura in base agli stimoli che ricevono dall’esterno, mentre una sorta di circuito con due motori, due batterie e un piccolo controller attiva i circuiti per iniziare a produrre il calore necessario a piegare la carta e dar vita a Origami. Ma non è tutto: proprio perché in grado di essere influenzato da agenti esterni, una volta raffreddatosi ed induritosi, il controller ordina al robot di muoversi, fino a raggiungere una velocità di cinque centimetri al secondo. Non avrà l’aspetto di un umanoide, ma le potenzialità di Origami potrebbero risultare utili anche nell’esplorazione dello spazio.