La piccola dalle prestazioni mozzafiato e con una sorprendente versatilità consente a tutti, ovunque, di acquisire foto e video con una risoluzione sorprendente delle esperienze più significative della tua vita. Avrete capito che siamo parlando di GoPro, la action camera per eccellenza. Non in molti però conoscono la sua storia, che ha portato una vera e propria rivoluzione nel campo dei video, sia amatoriali che professionali, legati ad eventi per lo più sportivi. La Action Camera più famosa del mondo è stata creata da Nick Woodman, un surfista americano che, insoddisfatto dell’offerta disponibile per le fotocamere dedicate al mondo dello sport, ha deciso di realizzare la propria versione di videocamera dedicata alle riprese subacquee, e nel 2005 ha commercializzato la prima GoPro Hero, dando il via a quella che potremmo definire ‘rivoluzione della risoluzione’. Il nome Go-Pro deriva dal fatto che i surfisti, professionisti e non, necessitavano, prima della Hero, di un cameraman che gli facesse le riprese. Con la commercializzazione della action camera non è stato più necessario, ed il suo nome rappresenta proprio l’incitazione ad “andare come un professionista”. Si abbandona così l’idea delle foto statiche apportando vita e azione nei ricordi di chi usa Go-Pro per immortalare i momenti più emozionanti della propria vita. Un aneddoto curioso che si cela dietro alla genesi di questa rivoluzione riguarda chi effettivamente si è dato da fare per dar vita a questo progetto: un colosso che non fa più fotocamere, uno che è fallito, due premi Nobel e un ragazzino molto sveglio: dietro a questa idea c’erano due major quali Apple, che ha smesso di fare fotocamere, la Kodak, fallita nel 2012, e due premi Nobel, George E. Smith e Willard Boyle, i quali, nel 1969, hanno dato luce al CCD, il sensore che trasforma impulsi analogici in informazioni digitali, un’idea poi ripresa da Kodak la quale diede vita alla primissima fotocamera digitale, messa in disparte per vent’anni, rilanciata poi nel 1994, quando ormai era troppo tardi, con la QuickTake. Fuji, Nikon e Canon, con lungimiranza avevano ormai fatto propria la nuova tecnologia, decretando così la fine del colosso delle pellicole. E il successo di GoPro, insieme alla sua prima macchina, omaggiava i suoi acquirenti con un rullino da 35 millimetri, che non poteva non essere a marchio Kodak!