1405068969_1958042_767711306593884_5382176052155400686_n-600x335Ormai smartphone e tablet hanno invaso le nostre abitudini, accompagnandoci in ogni momento della giornata, persino a tavola, con la conseguenza che un momento di unione familiare o di semplice riposo dall’attività lavorativa, come quello rappresentato dal consumo del pasto, finisca col venire letteralmente inghiottito dalla frenesia con la quale maneggiamo i nostri deveces, allontanadoci sempre di più dai nostri commensali e dal riposo, oltre al fatto che il controllo continuo di questi dispositivi mentre si mangia porta a ingoiare distrattamente, con brutte ripercussioni sulla salute fisica e psichica. Questo il motivo che ha spinto la Cina a mettere a punto una invenzione-provocazione volta ad invitare a lasciar perdere la tecnologia mentre si mangia, per prestare attenzione ad una tavola-tovagliolo, o Napkin Table, che, una volta appesa al collo, obbliga le persone a guardarsi negli occhi e a concentrarsi sul pasto. Un modo, hanno detto i suoi ideatori, per farci riflettere sulla pericolosa china che sta prendendo la nostra vita per colpa dei dispositivi portatili: “La dipendenza dal web è un problema in crescita – hanno spiegato nella presentazione – e sempre più spesso le persone mangiano pensando ad altro, o non pensando affatto”. Col napkin table invece bisogna preoccuparsi a tenere in piedi piatti e bicchieri. Tuttavia, gli ideatori sono stati chiari: “Non pensiamo seriamente a commercializzarlo, volevamo solo aprire una discussione sulla questione”. Effettivamente, il paradosso della tecnologia apportata da smartphone e tablet è proprio nell’isolamento che questi dispositivi, messi a punto anche e soprattutto per facilitare comunicazione e condivisione, inevitabilmente comportano.