imageIl tam tam su privacy e sicurezza delle proprie informazioni sembra aver raggiunto livelli ma toccati nell’era di quello che chiamano Millennium Bug: la nuova frontiera della comunicazione top secret è stata lanciata dapprima dal nuovo servizio OneShar, che permette di inviare un messaggio ‘sicuro’ tramite Internet che verrà cancellato una volta visualizzato sul browser, azzerando i rischi di intercettazioni, fughe di notizie e gaffes digitali. Stesso ragionamento seguito da Path – un social network privato per condividere foto e video con gli amici più stretti –, che ha da poche ore introdotto i messaggi usa e getta. Le conversazioni che s’auto-distruggono nell’arco di ventiquattrore, sono disponibili da oggi anche sulla app per iPhone e Android. Precursore di questa tendenza è stato il servizio offerto da Snapchat, app di messaggistica istantanea per smartphone che consente di inviare foto solo per un certo numero di secondi, annullandone poi la visibilità. Un po’ quello che ha fatto anche il celebre Facebook, che, nelle ultime 24 ore, ha pubblicato erroneamente una nuova app, Slingshot (letteralmente “fiondata”), molto simile a Snapchat, che permette agli utenti di condividere video o foto che si eliminano automaticamente dopo essere stati visualizzati. L’applicazione è stata resa disponibile ieri pomeriggio su AppStore, per poi ritirarla dopo poche ore. Tuttavia è stata scaricata e utilizzata da diversi utenti. La novità rispetto a Snapchat è che si può visualizzare il nuovo messaggio solo se si decide di rispondere, incentivando così gli utenti a usare l’applicazione. Una continua ed irrefrenabile voglia di condividere che si accompagna con la necessità di sentire tutelata la propria privacy. Con l’unico margine del classico errore umano dello scarabocchio su un post-it.