“On January 24th Apple will introduce Macintosh. And you ‘ll see why 1984 won’t be like 1984”. Con questo slogan, Apple annunciò al mondo la nascita di un computer che ha rivoluzionato la storia dell’informatica, celebrando in questi giorni i 30 anni di vita del Macintosh, il cui primo modello venne presentato nel 1984, con il celebre spot di Ridley Scott in stile “1984” di Orwell mandato in onda durante l’intervallo del Superbowl.”Era progettato in modo da essere così facile da usare che la gente poteva effettivamente usarlo”, ha scritto Apple nella sua homepage dedicata, “oggi creiamo, ci connettiamo, condividiamo, impariamo in modi che erano inimmaginabili 30 anni fa. Immaginate cosa potremo raggiungere nei prossimi 30 anni”. Il Mac 128Kb (tanta era la Ram e, all’epoca, abituati ai 64 Kb, sembrava uno spazio enorme) è stato infatti il primo computer per non addetti ai lavori con un’ interfaccia grafica (Gui) e un mouse. Lo schermo era decisamente piccolo, 9”, con una definizione bassa (97 pixel per pollice) e un sistema operativo, il Mac Os, appena rilasciato e quindi non poi così intuitivo. Oltre al mouse, la macchina poteva connettere altre periferiche, come floppy disk, modem e stampante. I cavi, però, erano tutti rigorosamente diversi tra loro e non tradizionali, ma Mac Exclusive(l’isolazionismo della Apple è cominciato subito) in modo che si potessero collegare solo altri dispositivi Apple. Inoltre, il computer era privo di ventole. Il sito ufficiale Apple ospita oggi una sezione appositamente creata per l’occasione che ripercorre la storia del celebre computer con una speciale timeline interattiva e varie testimonianze di personalità celebri che hanno legato la propria esperienza artistica e lavorativa all’utilizzo del Mac. Vale la pena di precisare che dieci anni, in ambito informatico, sono un’enormità: e in trent’anni di cose ne sono successe davvero molte a Cupertino, quello che prima era il principale prodotto di Apple (per l’appunto il Mac) occupa oggi una parte molto più limitata del fatturato totale, un percentuale inferiore al 20 per cento. Questo non significa che le vendite dei Mac siano calate (anzi, sono in costante aumento) ma che il mercato è cambiato: qualcuno parla di era post-PC, qualcun’altro dice che il “computer for the rest of us” pubblicizzato da Apple nel 1984 si è impersonificato nell’iPad (o, più in generale, nei tablet). In ogni caso, anche se non sono dei Mac, i dispositivi iOS hanno cambiato profondamente Apple. Solo 15 anni fa nessuno avrebbe scommesso su Apple come leader dell’innovazione informatica, quel Macintosh 128K oggi tanto decantato negli anni ’90 era finito nel dimenticatoio. Ma con il ritorno di Steve Jobs in azienda, è partita la rivoluzione che ancor oggi è sotto gli occhi di tutti. Apple è l’unica azienda che è stata capace di sopravvivere nelle acque tormentate dell’informatica consumer. Prima con i Mac e poi per gli iDevice, il gruppo ha dimostrato la sua forza e il suo genio creativo, destinato a dominare il mercato anche in futuro.
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