inform__Ai giorni nostri consideriamo il display di un dispositivo come un pannello in vetro che mostra i contenuti in maniera asettica e senza vita. Tuttavia gli scienziati del MIT hanno dimostrato una tecnologia denominata Dynamic Shape Display che consente di cambiare forma in base ai contenuti visualizzati e mostrarli quindi in tre dimensioni reali.Il display, chiamato inFORM, è basato su una superficie di grandi dimensioni posta sopra ad una serie di piedini, attuatori e collegamenti vari. Muovendo ogni attuatore è possibile muovere i piedini collegati sopra e sotto in modo da permettere un grosso numero di interazioni fra le parti installate. Un proiettore posto sulla superficie definisce inoltre profondità e colore di ogni singolo piedino.In sostanza, un display che cambia forma e che permette il movimento di oggetti a distanza. Sembra fantascienza ma invece è assolutamente realtà. La ricerca condotta da Tangible Media Group del MIT, durata più di dieci anni ha portato allo sviluppo di questa tecnologia. Nel video rilasciato dal MIT è possibile vedere una piccola palla spostata dalle mani di un operatore attraverso il display, un libro, ma anche la visualizzazione di tabelle e grafici tridimensionali, per finire con una notifica dello smartphone realmente molto evidente. InFORM diventa ancora più interessante quando utilizzato in combinazione con Kinect, l’accessorio reso popolare dalla Xbox.Il sensore è in grado di interpretare la posizione degli oggetti in un ambiente tridimensionale e il sistema perfezionato dal MIT utilizza i dati raccolti da Kinect per permettere di modificare lo stato dei piedini attraverso il movimento del corpo. Questo può addirittura funzionare a distanza, come dimostrato nel video, che mostra l’operatore del MIT mentre interagisce con vari oggetti in una videoconferenza.Andando ad analizzare i possibili campi di interesse della tecnologia, sicuramente si pensa alla visualizzazione tridimensionale delle lastre o delle TAC, dunque in ambito medico e chirurgico, o perché no è facile vederne l’impiego per le mappature ambientali o in campo architettonico per la renderizzazione dei progetti e la loro conseguente visualizzazione in 3D. Lo studio che va collocato nell’intenzione dei ricercatori del MIT di realizzare quella che loro definiscono l’interfaccia utente tattile, cioè basata sull’interazione grafica col semplice tocco delle dita. Un’operazione complessa ma affascinante che a vedere i primi risultati non fa altro che impressionare.