Il terribile tifone Hayan che ha colpito pochi giorni fa’ le Filippine ha portato morte e distruzione, e immancabili si presentano le solite scene di disperazione, rassegnazione e violenza di sciacalli e bande locali. La macchina della solidarietà è partita, serve ora una maggiore presenza da parte del Governo di Manila, sia in termini di controllo del territorio e sostegno alla popolazione (il tifone ha praticamente colpito l’intera nazione), sia di risposta all’emergenza rilanciando politiche di intervento per potenziare le infrastrutture, per introdurre un’edilizia moderna pensata con criteri di sostenibilità e investendo in innovazione e sicurezza. Una ricostruzione che deve senz’altro essere nel segno dell’alta tecnologia.I cambiamenti climatici si stanno facendo sempre più veloci e tangibili. Il tifone che si è abbattuto sulle Filippine è solo l’ultimo di una lunga serie di eventi catastrofici che hanno coinvolto diversi Paesi negli ultimi anni. L’occasione per ripartire potrebbe arrivare dalla candidatura delle Filippine ad ospitare il summit della Cooperazione Economica Asiatico-Pacifica (APEC) del 2015. Il progetto a cui sta lavorando il Dipartimento per le scienze e l’innovazione tecnologica (DOST) del Governo filippino prevede la costruzione di una smart city in cui far svolgere l’evento e accogliere partecipanti e visitatori.La presentazione di “Smart cities for Smart philippines” si è tenuta la scorsa estate durante un convegno governativo a Manila, e gli obiettivi dichiarati ruotavano tutti attorno alla parola ‘crescita sostenibile inclusiva‘: “Una smart city si realizza nel momento in cui servizi innovativi sono accessibili a tutti e i cittadini hanno modo di apprezzare un miglioramento sostanziale della propria vita”.Per arrivare a questo servono investimenti smart technologies (energia, trasporti, acqua, rifiuti, mobilità, egov, digital economy, sicurezza, infrastrutture, reti di comunicazione): infrastrutture protette e di nuova generazione sono tra gli obiettivi che il Governo di Manila si era posto come prioritari per i prossimi anni e la tragedia in corso non fa che rafforzare tale visione d’insieme, in chiave di prevenzione e protezione.Saranno le città i luoghi in cui concentrare la massima attenzione in futuro, in termini di sostenibilità delle attività economiche, di ottimizzazione delle risorse disponibili, di riduzione dei consumi, di tutela del patrimonio ambientale, di abbattimento degli inquinanti.Le città diventeranno intelligenti grazie al mix di innovazione tecnologica e tradizioni culturali, in modo tale da riuscire ad affrontare fenomeni atmosferici di enorme potenza, con gli strumenti della conoscenza del territorio e della sua gestione con le nuove tecnologie: è in queste la chiave per la sicurezza futura.
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