Apple StoreLa proposta desktop all-in-one consumer/prosumer della Mela, è stata oggetto di un importante aggiornamento hardware nelle passate settimane mantenendo invariata l’impostazione progettuale che la Mela ha elaborato lo scorso anno e che ha permesso di creare un sistema molto più sottile ed affusolato dei predecessori grazie all’eliminazione dell’unità ottica. A tal proposito è bene ricordare che nel corso della loro storia i sistemi iMac sono sempre stati forieri di “rivoluzioni” nel contesto desktop: iMac G3, il primo capostipite della serie, sorprese per l’uso di uno chassis colorato, per l’assenza del lettore di Floppy Disk e per l’adozione delle porte USB. Il successore iMac G4 “iLamp”, iconico per il suo design fuori dagli schemi, segnò l’abbandono dei monitor CRT da parte di Apple. Nel corso del 2006, assieme ad una nuova linea di portatili MacBook, iMac fu tra i primi sistemi Apple ad accogliere i processori Intel mentre invece lo scorso anno, come detto, gli iMac salutano definitivamente l’unità ottica, un elemento normalmente dato per scontato sui sistemi desktop che non devono scendere a patti con i limiti di ingombro propri di un sistema portatile.Le novità che l’aggiornamento introduce sotto la scocca degli iMac presentati lo scorso anno sono numerose, tutte nascoste agli occhi ma comunque di particolare importanza. Si parte dall’adozione dei nuovi processori Intel di quarta generazione, conosciuti con il nome in codice di Haswell e qui presenti nella loro versione desktop che portano per alcune configurazioni della linea (nello specifico quella entry-level del modello da 21,5 pollici) anche il sottosistema grafico Intel Iris Pro integrato nel processore.Sempre in tema di comparto grafico Apple sceglie di adottare varie declinazioni di GPU della famiglia NVIDIA Kepler per gli altri modelli della linea spingendosi fino alla versione GeForce GTX 775M (presente nel sistema che sarà oggetto della recensione).Le novità però non si limitano solamente ad un aggiornamento di processore e scheda video: due altri elementi, che potrebbero passare inosservati, sono però di particolare rilievo. Stiamo parlando dell’adozione del modulo WiFi 802.11ac, introdotto per la prima volta in MacBook Air e compatibile con le basi AirPort lanciate nel corso dell’estate, e dell’interfaccia PCI-Express per la componente SSD del sistema di storage Fusion Drive, in grado di incrementare la reattività del sistema nell’uso ordinario.