Si parla sempre tanto di come un uso eccessivo dei dispositivi di ultima generazione possano isolarci dal mondo che ci circonda. Siamo tutti ben consapevoli del fatto che, comprando uno smartphone, accettiamo che la nostra privacy vada persa, in misura più o meno contenuta, questo dipende dall’uso che se ne fa’. Piaccia o non piaccia, ognuno di noi, con in tasca un simile giocattolo, finisce per rimanere coinvolto nel mondo dei social network. Scaricando app come Facebook, Twitter, Instagram, Foursquare, poniamo fine alla nostra vita privata, postando su questi social network di tutto e di più. Dove la libertà non ha limiti ben delineati, è facile imbattersi in contenuti sgradevoli, ma oltre a questo, che bene o male fa parte del gioco, ciò che rileva è il comportamento assunto dai singoli su questi social, e la possibilità che esso non rispecchi la realtà delle cose.Così come siamo spinti dalla irrefrenabile voglia di postare qualcosa sul nostro account Twitter o Facebook, lo stesso non sempre avviene anche nella realtà. Perchè dunque tutto questo accade su internet e non nella realtà? probabilmente si tratta di pura e semplice voglia di apparire, una sensazione simile a quella che proverebbe una modella in vetrina, oppure è la maggiore libertà a svincolarci dai comuni freni morali. Qualunque sia il motivo alla base di questo compulsive social networking, il fenomeno è tale da amplificare il processo di condivisione di un’immagine di una realtà che il più delle volte è distorta e filtrata, che mostra un “Io” non propriamente tale. Così dunque come accade per i social network, la stessa cosa può essere detta per quanto riguarda le applicazioni di messaggistica istantanea, le quali hanno modificato la concezione stessa di smartphone, con uno sharing dei contenuti semplice ed intuitivo, che ha come principale effetto quello di provocare un flusso di contenuti costante e talvolta poco realistico. Se a tutto questo aggiungiamo la gratuità (nella maggior parte dei casi) del servizio, le più esplicative chiamate vocali entrano nel dimenticatoio. Perchè accade tutto questo? Comodità e minor spesa sono i principali colpevoli di questa decadenza della comunicazione tradizionalmente intesa, il che comporta, tra l’altro, una graduale perdita della cognizione linguistica, abituati come si è all’uso di simboli, emoticons, congiunzioni contratte e verbi sempre e solo al presente, o quasi.Forse stanno cambiando tempi e modi di interagire con il prossimo, forse stiamo cambiando noi; quello che è certo è che basta dedicare cinque minuti ai social network o ad altre applicazioni per ripercorrere la giornata di un nostro amico o conoscente.Ma qualche lato positivo questi social network ce l’hanno: possono nascere nuove amicizie, nuovi amori, momenti divertenti e in ogni caso facilitano di molto le comunicazioni, azzerando le distanze che ci separano da chi amiamo. Un uso appropriato di questi nuovi mezzi, per quanto invasivi possano sembrare, semplificherà la nostra vita, e quella di chi amiamo! Social network : si o no?
- solitudine social
- la robotica vicino a noi