film-jobs1La Universal ha annunciato che “Jobs”, la pellicola che pretende di raccontare la storia dell’ascesa di Steve Jobs dall’abbandono del college fino all’essere uno degli imprenditori più creativi del ventesimo secolo, uscirà in Italia il prossimo 3 ottobre, una data molto interessante dato che potrebbe coincidere con il periodo di lancio del nuovo iPhone.A poco più di una settimana dal debutto nei cinema italiani, i ricordi sul papà di Apple non tardano ad arrivare.«Il mondo non si ricorderà di me» commentava lo stesso Steve nel lontano 1994, quando ancora, evidentemente, non era consapevole del segno, indelebile, che avrebbe lasciato non solo nella tecnologia, ma nell’umanità intera.«I miei sistemi non sono la stessa cosa di un quadro o di una Chiesa e non sono destinati a essere ammirati e a sopravvivere nei secoli», aggiungeva il fondatore di Apple, precisando di percepirsi come uno strato di roccia che sedimenta e che è solo una piccola parte di una montagna alta dalla cui superficie nessuno può vedere quello strato. «Tra meno di dieci anni interesserò soltanto i geologi»: così parlava Steve Paul Jobs.È superfluo ribadire che la profezia non si è avverata e che le creazioni di questo genio del terzo millennio hanno cambiato il mondo.Era partito tutto, come è ormai noto, da un corso di calligrafia al Reed College del resto, a conferma di quell’amore per la bella grafia e l’armonia estetica che poi avrebbe saputo regalare ai suoi oggetti. «In tutto il campus ogni poster, ogni etichetta, ogni cartello era scritto a mano con grafie bellissime. Dato che avevo mollato i corsi ufficiali, decisi che avrei seguito il corso di calligrafia per imparare a scrivere così. Era bello, storico, artistico e raffinato in un modo che la scienza non è in grado di offrire e io ne ero completamente affascinato».Dal primo personal computer Apple del 1976, passando per la Pixar, iTunes e iPod per vendere ed ascoltare musica, fino all’iPhone, il resto è cronaca.
Cronaca di un uomo che ha lasciato il segno, e che la storia non ha dimenticato.