Dolby RayIl fondatore dei Dolby Laboratories è scomparso, dopo una lunga malattia, all’età di 80 anni. Aveva creato l’omonima azienda nel 1965 a Londra, per poi spostare la sede nel 1976 a San Francisco. E’ stato il pioniere dell’audio multicanale cinematografico.Ha iniziato con un semplice circuito audio e si è ritrovato miliardario. La storia di Ray Dolby, pioniere delle tecnologie digitali nato a Portland (Oregon, Usa) il 18 gennaio 1933, passa letteralmente attraverso il muro del suono. Nel 1949, a soli 16 anni , il suo lavoretto part-time alla Ampex  gli permette di mettere le mani sul primo registratore a nastro sul mercato. Così, dopo una laurea a Stanford e un dottorato a Cambridge, il giovane Dolby decide di mettersi in proprio e cambiare il modo in cui percepiamo i suoni incisi sui nastri magnetici. Tutto inizia con la costruzione del primo compansore, un dispositivo elettronico capace di ridurre il rumore di fondo e i disturbi all’interno dei segnali acustici. L’idea, nata nel 1965 quando Dolby attraversa l’Oceano per fondare i Dolby Labs  in Inghilterra, riscosse un grande successo tra gli studi di registrazione professionali. Così, tre anni più tardi, la nuova versione del circuito  il Dolby B-type venne integrato all’interno dei registratori commerciali: era l’inizio di una grande scalata al successo.  Nel 1976, Dolby torna negli States e stabilisce definitivamente l’azienda a San Francisco, la città dove aveva trascorso gran parte della sua infanzia. Nel frattempo, grazie a un brevetto riconosciuto nel ’69, era nato il Dolby Sound System, ossia la tecnologia che ha dato una svolta agli effetti audio del cinema. In pratica, si trattava di un sistema per migliorare la qualità del parlato all’interno delle pellicole, dove spesso colonna sonora e dialoghi si mescolavano con scarsa qualità. Tanto per capire, il primo film a utilizzare il sistema Dolby è stato un capolavoro del cinema: Arancia Meccanica.Con il passare del tempo, la tecnologia audio ha fatto altri passi in avanti tenendosi a stretto contatto con il mondo del cinema. Nel 1992, l’atmosfera di Batman il Ritorno è diventata a tutti gli effetti molto più avvolgente di qualsiasi altro film mai proiettato fino a allora. Il capolavoro di Tim Burton è stato il primo a sperimentare l’uso del sistema surround Dolby Stereo Digital, dove la traccia audio veniva scomposta in diversi canali, ciascuno collegato ad amplificatori collocati di fronte, ai lati e alle spalle del pubblico. Nell’arco di pochi anni, il suono inizia a circondare gli spettatori anche dentro le loro case. Nel 1995 il sistema surround viene applicato all’ home vision e si conferma come uno degli standard audio preferiti dai produttori cinematografici. Così, l’impresa fondata da Dolby cresce a dismisura e nel 2005 viene quotata in borsa. Ma nel 2011, dopo 45 anni di attività, il papà del sorround ha lasciato il direttivo dell’azienda per ritirarsi a vita privata, ed oggi, nella sua scomparsa, possiamo dirgli solo una cosa:
“Grazie, Dolby!”
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