imageA scrutare nella sfera di cristallo della tecnologia del domani sembra non esserci alcun dubbio: il futuro è dei “wearables“: orologi, occhiali, vestiti e altri oggetti intelligenti che si indossano e attraverso schermi e sensori offrono un’esperienza high tech ancora più diretta e immediata rispetto a smartphone o tablet. Anzi, i dispositivi indossabili creano un rapporto molto stretto tra uomo e tecnologia, grazie all’integrazione con applicazioni dedicate pensate proprio per i telefoni di ultima generazione. L’ultimo ritrovato nel campo degli indossabili è lo zaino che organizza la giornata di chi lo indossa per non avere brutte sorprese. Memorizza gli oggetti che si utilizzano ogni giorno, invia notifiche sullo smartphone se ci dimentichiamo qualcosa e conta su un sistema di blocco per lasciarci liberi durante una pausa senza la necessità di portarselo dietro, magari perfino in bagno. Il suo nome è Klifit, zaino dalle dimensioni generose e materiali di pregio sviluppato dall’omonima società con sede a Los Angeles, già nota per alcuni dispositivi indossabili basati su Bluetooth e chip RFID. Quest’ultime sono le tecnologie alla base dell’ultima creazione, consentendo di aver sotto controllo ciò che è già al suo interno e di aggiungere quello che manca, ricordandoci eventuali distrazioni. Oltre alle funzioni di cui sopra, Klifit integra pure un power bank per ricaricare il telefono o il tablet. Il generale convergere dell’evoluzione tecnologica su information technology e cloud computing ha fatto sì che anche il concetto di wearable tech, nato principalmente per integrare capi d’abbigliamento con led o parti elettro-luminescenti, oggi descriva quasi esclusivamente device collegati alla rete, ovvero ad altri device che a loro volta siano in grado di collegarvisi: è questo il famoso Internet delle cose – noto anche non a caso col nome di Internet of everything (“internet di tutto”). Portare un wearable oggi significa, soprattutto, entrare a fare parte di questa generale interconnessione. Anche in spalla!