imageIl mondo delle auto elettriche è sempre in fermento, con nuovi modelli che promettono caratteristiche e prestazioni fantastiche a fronte di zero emissioni ed un notevole risparmio sul costo del carburante. Ma è veramente tutto qui? Sembra proprio di no: al Salone Internazionale dell’Auto di New York, la Toyota Mirai ha vinto il premio di World Green Car 2016 grazie al suo motore a idrogeno da 155 cavalli che emette soltanto vapore acqueo. E, non a caso, “Mirai” significa proprio “futuro” in lingua giapponese: un futuro in cui guideremo tutti auto più green. Ma com’è fatta questa vettura? E come funziona un motore a idrogeno? Il segreto sono le cosiddette celle (o pile) a combustibile. Con questi dispositivi si crea elettricità dalla reazione tra idrogeno e ossigeno. Così, Toyota muove un’auto che ha quasi 500 km di autonomia e che si rifornisce totalmente in poco meno di 5 minuti. Dimentichiamo, quindi, i limiti delle auto elettriche che devono stare in ricarica per ore. Il funzionamento è semplice: l’idrogeno viene stipato in forma gassosa dentro serbatoi in fibra da dove viene pompato nelle pile. Lì viene raggiunto dall’ossigeno, aspirato dall’aria esterna all’auto da ventole apposite. Dentro le celle avviene la magia: la reazione chimica tra i due elementi crea elettricità, la stessa con la quale si muove la macchina. Ma la vera sorpresa riguarda le emissioni: dal tubo di scappamento tutto ciò che esce è semplice acqua. Quali i limiti della vettura a idrogeno? Si è partiti analizzando i dubbi che, generalmente, aleggiano intorno alle auto elettriche, ovverosia le performance e il comportamento nel lungo periodo. Al fine di testare le capacità della neonata giapponese, in Germania, Toyota Mirai è stata condotta per 100.000 km, 16 ore al giorno, per 107 giorni, viaggiando in condizioni di utilizzo reali. Questo vuol dire che è stata guidata sotto il sole, la pioggia o la neve, anche a temperature rigide di -20°, giungendo a risultati sorprendenti: alimentata da circa una tonnellata di idrogeno, sono stati sostituiti solo i pneumatici e le pasticche dei freni anteriori, senza che il motore subisse danni. Per quanto riguarda l’Italia, la berlina a idrogeno non è ancora in vendita, e pare che l’attesa sarà molto più lunga rispetto al resto d’Europa. Il problema principale è la mancanza di una rete di distribuzione a idrogeno per l’autotrazione. Staremo a vedere se, in futuro, sarà possibile guidare automobili a idrogeno anche qui.