La diversità linguistica è una risorsa culturale, anche se la comunicazione quotidiana, così come la comunicazione nella sfera degli affari e della politica, sono inevitabilmente ostacolate da barriere linguistiche. Il modo più naturale per superare le barriere linguistiche sarebbe certamente quello di imparare le lingue straniere. Eppure, considerando la quantità delle lingue del mondo – fra le 6000 e le 7000 lingue parlate nel mondo da oltre 6 miliardi di persone divise in 189 stati indipendenti – l’apprendimento dei diversi idiomi non basta da solo per le necessità della comunicazione, del commercio e del trasferimento dell’informazione tra tutti i confini linguistici. Senza il supporto della tecnologia, per esempio tramite la traduzione automatica, la diversità linguistica dei diversi Stati rischia di rappresentare un ostacolo insormontabile per i cittadini di tutto il mondo e per l’economia, il dibattito politico e il progresso scientifico. Ed è proprio l’innovazione a darci una mano: WaverlyLabs Pilot è il primo auricolare intelligente capace di tradurre in tempo reale da una lingua all’altra. La tecnologia funziona sfruttando due auricolari separati in grado di tradurre istantaneamente le lingue: noi sentiremo ciò che ci viene detto nella nostra lingua e il nostro interlocutore sentirà ciò che gli diciamo nella sua, il tutto in tempo reale. Il funzionamento di WaverlyLabs Pilot prevede che le due voci vengano registrate dal microfono degli auricolari, inviate allo smartphone tramite bluetooth e tradotte dall’applicazione prima di essere inviate nuovamente agli auricolari. In sostanza, si tratta di un auricolare che unisce il mondo dei wearable con quello dei traduttori automatici, per un’esperienza d’uso completamente nuova, “sostituendo”, di fatto, il lavoro del traduttore simultaneo. Dopo averlo indossato (l’ergonomia è il punto forte di questo prodotto), basterà collegarlo a un’applicazione in stile Google Traslate che riporta in tempo reale nella lingua scelta quello che vi sta dicendo il vostro amico. Per adesso, le lingue disponibili sono 4: francese, spagnolo, inglese e italiano. Ma, assicura l’azienda, il dispositivo sarà predisposto anche per l’arabo, l’hindi e il cinese e a seguire tutte le altre. Il prodotto dovrebbe essere comunque venduto in coppia: utilizzandolo per le traduzioni basterebbe indossarne infatti uno a testa ma dovrebbe funzionare anche come un normale paio di cuffie Bluetooth per ascoltare musica. Il condizionale, però, è d’obbligo: WaverlyLabs Pilot non è ancora realtà. I suoi creatori, infatti, stanno per lanciare una campagna di crowdfunding e, appena raggiunta la soglia prefissata, sarà lanciato sul mercato.
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