imageLa ricerca tecnologica ci stupisce ogni giorno di più e, adesso, è in grado di fornire uno strumento per conteggiare le calorie di un piatto, identificare un farmaco e riconoscere gli ingredienti contenuti in un prodotto alimentare. Poco più grande di un accendino ma dalle potenzialità infinite, SCiO (dal latino “io so”) è uno scanner molecolare in grado di rivelare quante calorie, grassi, zuccheri e proteine sono contenute in un alimento. Il progetto ha trovato origine nel 2010 su un spiaggia di Tel Aviv, in Israele, ormai famosa a livello mondiale per il proliferare delle sue startup in ambito food tech. I due ideatori, fondatori anche dell’azienda Consumer Physics, hanno studiato il prototipo di SCiO presso il Technion, l’Istituto Tecnologico di base ad Haifa, per poi lanciarlo su Kickstarter e arrivare a presentarlo il gennaio scorso al Ces di Las Vegas. Il meccanismo sfrutta la spettroscopia molecolare, ovvero il sistema che permette di comprendere la composizione chimica delle sostanze attraverso il modo in cui assorbono o riflettono la luce. Lo scanner molecolare è collegato allo smartphone attraverso Bluetooth, e puntandolo sull’oggetto e selezionando la categoria di alimento adatta, sono poi gli algoritmi a comparare le informazioni e riconoscere il prodotto. La sperimentazione ha investito tre anni del loro tempo, ma ha portato alla creazione di un gadget funzionale non solo per la conoscenza approfondita della composizione chimica dei cibi, arrivando addirittura a delineare il grado di dolcezza della frutta prima ancora di sbucciarla. Utile anche per l’analisi dei farmaci o per identificare il livello di idratazione di una pianta e sapere quando innaffiarla. Le prospettive future aprono anche allo studio sui tessuti, sui cosmetici e sui gioielli, riuscendo a identificare anche la presenza di elementi allergizzanti. E chissà che in futuro questo mini spettroscopio non diventi un accessorio della spesa di tutti i giorni.