Pietra, argilla, papiro: questi i primi materiali che hanno fatto da supporto alla scrittura. Materiali concreti, che hanno avuto pregi anche tattili: consistenza, plasticità, leggerezza. Un passaggio decisivo è stato quello segnato dall’uso della carta, a seguito della quale è collocata l'”invenzione” della stampa, nella metà del Quattrocento con Gutenberg. Il trionfo del libro si ebbe nel XVI secolo, quando ancora il libro era considerato merce fragile ma pesante, a causa della rilegatura, e così, spesso, veniva trasportato senza di essa: il libro viaggiava in fogli liberi che venivano rilegati quando giungevano a destinazione. Oggi, a distanza di oltre mezzo millennio dall’invenzione di Gutenberg, si impone una novità considerata da alcuni una minaccia, da altri una risorsa: la Rete. Il libro, che i futuristi definivano “statico compagno dei sedentari e dei nostalgici” sembra minacciato da “grandi tavole di parole in libertà», da “mobili avvisi luminosi“. I futuristi intendevano parlare del cinema, ma con queste loro parole già prefiguravano quella forma di espressione che è il linguaggio ipertestuale e multimediale. In realtà questa ‘rivoluzione’, facendo un passo avanti, ne ha fatto fare uno indietro nel tempo. Il testo come appare sui monitor di un computer è un vero e proprio volume che si legge srotolandolo, attraverso il pulsante del mouse. Si tratta di un’attitudine antica: leggere oggi significa non solo ‘voltare pagina’ con tutte le connotazioni anche di ordine psicologico che questo gesto possiede, ma anche srotolare un supporto, seguire una linea continua, oppure, grazie ai link, andare in profondità, seguire un’idea, una parola, un collegamento. Certo, se voglio, con una stampante posso riprodurre su carta il testo che vedo nel monitor. In questo caso il volume si trasforma, grazie a delle impostazioni di stampa, in una sorta di codex nella forma che veniva utilizzata Cinquecento anni fa per il trasporto, cioè senza rilegatura. Un passo indietro ancora più ampio è realizzato grazie al diffondersi in Rete del linguaggio multimediale, in particolare iconico e sonoro. Il testo non è solamente alfabetico, facendo un importante riferimento al linguaggio pre-alfabetico con un ritorno al geroglifico. Ma, favorevoli o contrari all’invasione multimediale, l’esperienza tattile del supporto materiale associata alla lettura di un testo cartaceo sembra essere intrinsecamente correlata alla fase di apprendimento: è stato, infatti, cassato l’uso del testo digitale da un team di ricercatori norvegesi della Stavanger University, a detta dei quali i lettori fedeli al supporto Kindle avrebbero più difficoltà nel rielaborare la cronologia della storia, perché sarebbero in grado di assorbire meno dettagli rispetto a chi sfoglia i libri cartacei. Vero o no, noi crediamo che la risposta stia in ognuno di noi. L’importante è continuare a leggere.