Spotify è un servizio di streaming on demand che vanta una selezione di brani di svariate case discografiche indipendenti, tra le quali Sony, EMI, Warner Music Group e Universal, completamente legale, che ha visto la luce nel 2008 grazie alla start-up svedese Spotify Ab. Il segreto del successo di Spotify risiede nella possibilità di ascoltare la propria musica preferita gratuitamente, senza la necessità di acquistarla o di doverla scaricare (quest’ultimo passaggio è necessario solo qualora vogliate ascoltare musica in modalità offline): basta semplicemente cercare il nome del brano ed il relativo autore, all’interno di una playlist che vanta oltre 20.000 di pezzi, e sarà possibile immergersi nell’ascolto della canzone desiderata. In concreto, utilizzare Spotify è veramente semplicissimo: bastano una connessione ad Internet è un device a scelta tra smartphone, tablet o computer. Il resto dipende da quale delle tre versioni del servizio volete avere accesso. La prima è Free, dunque completamente gratuita, e come unico vincolo impone di ascoltare uno spot ogni 5-6 brani. Appena effettuata l’iscrizione, però, è possibile provare per un mese – e senza costi – la versione Premium che permette di ascoltare musica senza interruzioni pubblicitarie anche in modalità offline, utilizzare le app mobili e accedere a uno streaming di alta qualità. Infine, la versione Unlimited rappresenta il giusto compromesso per chi vuole eliminare lo spazio e reclam senza disporre dell’uso delle app mobili. Uno dei punti di forza di Spotify è senza dubbio la varietà e la vastità dei generi musicali proposti e, proprio per questo motivo, tra i servizi offerti, c’è quello che, in base alla musica che l’utente ascolta più frequentemente, consiglia musica che potrebbe piacere ma che – presumibilmente – lo stesso utente ancora non conosce. Altro asso nella manica è la Radio: è sufficiente scegliere un artista o un genere musicale e la radio si avvia. Ogni canzone che passa in radio, può essere saltata semplicemente toccando “Pollice su” se piace, “pollice verso” se non è di gradimento, ed è proprio questo meccanismo che aiuta Spotify a farsi un’idea dei gusti musicali dei propri utenti. Ma veniamo all’aspetto Social del servizio: potremmo tranquillamente affermare che la condivisione sociale è in cima alla playlist di Spotify, che non si limita a rendere facilmente accessibile tutta la musica del mondo, ma rende ancora più semplice la sua condivisione. Infatti, il servizio è integrato con Facebook proprio per consentire agli utenti di condividere facilmente i brani in ascolto con gli amici. L’approccio “social” dell’azienda svedese è svelato dal team di Spotify, che presenta il servizio: “La musica aggrega. Per questo Spotify è così Social“. Tutto questo, oltre a rivoluzionare il modo di ascoltare musica, ha dato un forte impulso all’industria musicale digitale che, dall’avvento del servizio di streaming, ha mostrato una crescita esponenziale, dando un grande contributo al mercato musicale, aiutando a combattere la pirateria e avvicinando sempre più utenti alla fruizione legale di musica o demand. Insomma, con Spotify siamo tutti sintonizzati sulla giusta frequenza!