Il successo dell’energia del futuro si baserà su due pilastri principali: il risparmio e l’innovazione tecnologica. Solo in questo modo si potranno raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ed efficientamento prefissati a livello internazionale. Ruolo centrale in questa corsa alla sostenibilità lo gioca la domotica, una scienza che si occupa dell’automazione nella gestione degli edifici ad uso abitativo. La parola deriva dal neologismo francese domotique, che contiene in sè il riferimento alla domus, ovvero casa, e alla scienza informatica. Una casa informatizzata, quindi, resa intelligente dall’utilizzo di una serie di applicazioni che consentono di monitorare le condizioni ambientali interne e prevedere una serie di azioni volte al mantenimento o alla modifica di tali condizioni. Uno scenario che apre infinite possibilità e che fino a poco tempo fa suonava come avveniristico, mentre oggi è sempre più vicino e alla portata di un numero sempre più ampio di persone. Il motivo? Certamente, la domotica contribuisce al miglioramento della qualità della vita: una casa automatizzata può essere impostata in modo da rendere più piacevole il soggiorno tra le mura domestiche, ad esempio, programmando il sistema di automazione affinché si accorga dell’imminenza del nostro arrivo, tramite il sistema GPS di rilevamento della posizione, e provveda alle azioni necessarie per rendere più confortevole la temperatura, attraverso la regolazione dell’impianto di riscaldamento o condizionamento, ci faccia trovare la TV accesa, accenda il forno per riscaldare la cena. Grazie alla connessione ad Internet ed alla comunicazione tra dispositivi differenti, attraverso l’utilizzo di reti Wi-Fi, l’utente potrà controllare l’intero sistema ovunque si trovi, utilizzando un tablet o uno smartphone. Ma la casa domotica permette molto di più, garantendo una gestione intelligente delle risorse. Infatti, il sistema di automazione può essere sfruttato per un utilizzo dell’abitazione orientato alla massimizzazione del risparmio energetico. Si può intervenire sui costi di condizionamento della temperatura interna, impostando per ciascun ambiente la temperatura desiderata che verrà mantenuta costante e prendendo le opportune precauzioni per favorire il riscaldamento o il raffreddamento della casa, ad esempio, programmando l’innalzamento e l’abbassamento delle tapparelle a seconda della luce solare. L’impianto di condizionamento può poi essere spento appena il sistema rilevi l’apertura della porta o di una finestra, per evitare sprechi. Si può incidere sulla bolletta elettrica prevedendo l’accensione delle luci solo quando necessario e lo spegnimento delle stesse appena la persona esce dalla stanza. L’intensità stessa della luce artificiale potrebbe essere regolata in funzione anche della luminosità esterna. Senza contare la possibilità di spegnere con un unico interruttore centralizzato tutte le apparecchiature in stand-by. In ogni caso, la decisione di adottare le soluzioni offerte dalla domotica non potrà che rivelarsi vincente, sia in termini di risparmio energetico che di maggiore comfort, con vantaggi che si tradurranno in un maggior valore aggiunto dell’edificio abitativo.