La bicicletta elettrica è una bella invenzione ma presenta lo svantaggio di dover essere collegata alla presa per la ricarica. L’ingegnere danese Jesper Frausig ha risolto questo problema ideando la prima Solar Bike, una bici elettrica dotata di pannelli solari che ne ricaricano continuamente la batteria. I pannelli sono posti nelle ruote, da entrambi i lati, e secondo Frausig non solo hanno un’alta efficienza ma sono ottimizzati per funzionare al meglio anche quando la bicicletta si trova in una zona d’ombra. Quando la bici è parcheggiata, i pannelli ricaricano la batteria, arrivando a fornire un’autonomia aggiuntiva di 2 – 25 km, a seconda della quantità di luce; quando la bici è in moto, l’energia prodotta dai pannelli viene adoperata in congiunzione a quella prelevata dalla batteria. Certo è, però, che la tradizione telaistica italiana è riconosciuta in tutto il mondo. Se gli inventori della bicicletta sono stati inglesi e francesi, e se la prima bicicletta ‘solare’ proviene dalla Danimarca, i maestri che hanno portato l’arte del telaio ai massimi livelli sono stati italiani. Ora l’innovazione ciclistica cerca nuove frontiere, come quelle battute dalla bolzanese Leaos con la sua Solar Bike, una bicicletta che integra nel telaio i pannelli solari necessari ad alimentare il sistema di questa raffinata e-bike che rappresenta veramente una rivoluzione nel genere. Fino a oggi i pannelli solari per alimentare le bici elettriche solari venivano posti sul portapacchi o su un carrello, ma il miglioramento delle performance e un’intelligente lavoro di design hanno permesso a Leaos di produrre una bicicletta nella quale le celle che catturano l’energia solare risultano praticamente “invisibili” e perfettamente coerenti con l’estetica del telaio. Il punto fondamentale da tenere presente quando si parla della bicicletta altoatesina è l’importanza data al lato estetico quanto a quello tecnico. Per quanto riguarda il design, l’e-bike Leaos vanta le seguenti caratteristiche:è dotata di un unico corpo autoportante, senza avere tubi o il motore in vista, in cui ogni elemento è pensato singolarmente ma è integrato in maniera armoniosa nel tutto. Il salto di qualità rispetto ai modelli di bici elettriche del passato risiede nella capacità di rendere cool un mezzo di trasporto dalla linea di solito poco appetibile; inoltre l’inserimento nel corpo della bici di celle solari ha ostacolato a lungo lo studio di design più moderni, riproducibili su scala industriale, e la possibilità di una fruizione prolungata del mezzo. La bicicletta garantisce un’autonomia elettrica di 15 chilometri. I pannelli solari sfruttano sia l’energia diretta che quella passiva, ma se l’energia solare non dovesse bastare, si può passare facilmente alle fonti di energia tradizionali che garantiscono un’autonomia di 90 chilometri. Design, resistenza, ecosostenibilità e made in Italy: sono queste le parole d’ordine alla base dell’e-bike Leaos.
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