imageIeri, 14 marzo 2016, è iniziata una sfida senza precedenti, che porterà l’Europa e l’Italia su Marte. Porta il nome di ExoMars la missione spaziale finalizzata a trovare tracce di vita passata o presente sul Pianeta Rosso e fornire una dettagliata analisi del territorio per tracciarne un esatto ritratto geochimico e geofisico. Oltre a questo, ExoMars individuerà anche ostacoli e rischi per le missioni umane, attese da qui a vent’anni. La missione, congiunta ESA e Roscosmos con un importantissimo apporto dell’Italia, si compone di due ‘sotto-missioni’, la prima delle quali porterà in circa 9 mesi sul Pianeta Rosso due sonde: una sonda madre, ExoMars Trace Gas Orbiter (TGO), che orbiterà attorno a Marte a un’altezza di 400 km per indagare la presenza di metano e altri gas presenti nell’atmosfera, possibili indizi di una presenza di vita attiva e un lander (EDM), denominato Schiaparelli in onore dell’astronomo italiano famoso per i suoi studi su Marte, contenente la stazione meteo (Dreams) ed altri strumenti. Le due sonde sono state realizzate in Italia, nei laboratori di Torino di Thales Alenia Space, una società franco italiana che le ha progettate e costruite. Orgoglio e soddisfazione per il nostro Paese, che ricopre tre ruoli di rilievo nell’impresa: primo finanziatore, capofila tecnico-scientifico e leader industriale con Thales Alenia Space, del gruppo Finmeccanica. ExoMars è l’Italia che gonfia il petto di orgoglio, è quell’Italia che ha contribuito a portare l’Europa su Marte, attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana e le nostre aziende. L’Italia è molto più forte e innovativa di come viene raccontata.