L’oggetto più invidiato su cui mettere le mani (o forse sarebbe meglio dire i piedi) è l’hoverboard, tavoletta che, grazie a due ruote o sollevandosi letteralmente da terra, permette di muoversi in piena libertà e senza nessuna fatica, facendoci sentire un po’ come Marty McFly, il protagonista de “Ritorno al futuro”. Attrattiva del momento, questo gadget tecnologico, su due ruote o voliante che sia, è ormai un fenomeno di costume, che sta spopolando anche nel Bel Paese. Cerchiamo quindi di capire cosa rende gli hoverboard così speciali: tecnicamente chiamato self-balance scooter, può essere impiegato per la mobilità su asfalto, terreno, prato e fondi sconnessi. Garantisce una grande autonomia ed è perfetto ad ogni età, permettendo a chi lo usa di muoversi senza il minimo sforzo, divertendosi. Può essere trasportato comodamente, in auto, in barca o come bagaglio a mano, grazie alla borsa specifica. La mobilità personale è un tema molto sentito anche in questa edizione 2016 del Consumer Electronics Show di Las Vegas. Segway è stata tra le prime aziende a credere in questo simpatico mezzo di locomozione, lanciando anni fa un veicolo che non ha avuto il successo che gli inventori si aspettavano, ma è diventato a suo modo un’icona, prefigurando gli hoverboard oggi in pieno boom. A Las Vegas presenta con NineBot un nuovo modello, più economico, che si guida spostando il peso del corpo da un lato all’altro. Ha ruote più grandi di un normale hoverboard, con un’autonomia arriva a una ventina di km con una carica di quattro ore. La curiosità è che si controlla anche tramite un’app sullo smartphone, che diventa così una specie di cruscotto con dati come velocità e percentuale di carica della batteria. Sulla base di questo dispositivo, Intel ha sviluppato anche un piccolo robot-maggiordomo che potrebbe arrivare sul mercato entro la fine dell’anno. Già nell’estate scorsa, invece, Lexus ha mostrato il funzionamento del suo Hoverboard, uno skateboard a levitazione magnetica che ricorda chiaramente il Mattel Hoverboard usato da Marty McFly lungo le strade di Hill Valley nel film Ritorno al futuro 2. Il Lexus Hoverboard, quarto progetto della campagna “Amazing in Motion”, è il risultato di 18 mesi di progettazione nel campo della levitazione magnetica. Lo “skateboard volante” è costituito da bambù e superconduttori raffreddati ad azoto liquido a -197 gradi. Per scorrere sulla superficie senza toccarla ad un’altezza massima di 4 centimetri è stato necessario costruire un hoverpark con magneti permanenti. A differenza dell’hoverboard di Marty McFly, quello di Lexus non può quindi funzionare su qualsiasi tracciato, poiché la sospensione nell’aria dipende direttamente dai campi magnetici che creano la forza elettromagnetica necessaria a generare la sospensione anti-gravitazionale. E voi quale hoverboard scegliereste?