Sono passati 35 anni dal momento in cui la tecnologia ha permesso al mondo di connettersi: questa tecnologia è quella dell’ethernet, quella porta un po’ squadrata posizionata praticamente su tutti i computer, conosciuta anche come rete locale. Nella sostanza, si tratta di un collegamento tra diversi computer messi in comunicazione fra loro, in modo da consentire il trasferimento di dati. Realizzata a Xerox Parc – luogo sacro a tutti gli amanti del mondo informatico, dove venne creato lo Xerox Alto, il padre di tutti i computer contemporanei -, la natura generale di qualsiasi lan (Local Area Network – rete locale) e quella di Ethernet in particolare, è di consentire il libero colloquio con qualsiasi macchina collegata e di trasmettere la stessa informazione contemporaneamente a tutte le macchine in ascolto (è questo il c.d. broadcasting). Nel tempo, la Rete Ethernet si è dimostrata la tecnologia più economica e più facile da utilizzare, il che ne ha decretato un enorme successo a tutti i livelli d’impiego e in qualsiasi area geografica del mondo. Il nome stesso suggerisce l’idea dell’etere, cioè di quella sostanza incorporea che in passato si supponeva pervadesse tutta l’aria e consentisse il propagarsi della luce. Così intesa, verrebbe la tentazione di pensare a una rete che usa onde radio elettromagnetiche per la distribuzione delle informazioni, quando invece è sempre necessario un cavo in rame oppure in fibra ottica per convogliare i segnali. Nel 1982 lo standard iniziale fu sostituito dalla versione 2.0, detta anche Ethernet II, che costituisce ancora oggi uno standard di riferimento per numerosi impianti. Il passaggio finale fu affidarne la standardizzazione a un ente al di sopra delle parti. Considerando le potenzialità di diffusione mondiale, l’Ethernet non poteva restare affidata nelle mani di società private. Tutti gli altri produttori non avrebbero investito in una tecnologia che sfuggisse al loro controllo. Il ruolo di arbitro fu affidato all’Institute of Electrical and Electronics Engineers (ieee), un ente statunitense con sede a New York che riunisce scienziati, ingegneri e studenti e che nella prima metà degli anni Ottanta creò un comitato, identificato dal numero 802, il cui compito fu di codificare tutti i tipi primari di rete locale, incluso naturalmente l’Ethernet. La sua prima formulazione ufficiale risale al 1983 con la pubblicazione del documento ieee 802.3 in cui si definiscono le specifiche elettriche e fisiche per una rete Ethernet a 10 Mbit per secondo su cavo coassiale. Successivamente il documento è stato perfezionato a più riprese, cominciando dal 1985 con la definizione del metodo di accesso e proseguendo, e, ancora oggi, l’etere rappresenta la tecnologia più usata per la connessione di diversi dispositivi all’interno di una rete locale: Smart TV, console, computer, possono infatti essere collegati tra loro via cavo, garantendo una velocità di trasferimento di un Gigabit al secondo, irraggiungibile dal Wi-Fi. Lunga vita all’etere!
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