Il materiale del futuro non è ancora stato inventato, perché è già stato scoperto: precisamente, era il 1980 quando la nanocellulosa, materiale vegetale dall’aspetto vischioso, vide la luce. Tuttavia, la sua commercializzazione venne osteggiata dalle lungaggini e dai costi non propriamente accessibili del processo di produzione, ma, recentemente, la sua lavorazione e l’utilizzo hanno rivelato la nanocellulosa come un materiale ecosostenibile e dunque rinnovabile. Leggera, flessibile e resistente più dell’acciaio, può essere impiegata nei settori più disparati, da quello tecnologico, a quello militare e dei casalinghi. Lavorata in maniera tale da essere smantellata e ricomposta in strutture somiglianti a cristalli di tessuto, su piccolissima scala, si è raggiunto un risultato strabiliante: una carta sottile e sufficientemente resistente da piegarsi senza rompersi e da non deformarsi se sottoposta a sbalzi di temperatura. Il processo di produzione, di alta tecnologia è piuttosto complesso, inizia da una sorta di pasta legnosa, che sottoposta a un’omogeneizzazione ad alta pressione è privata delle impurità e lavorata fino ad ottenere le fibre di cellulosa. Il prodotto finale, la nanocellulosa appunto, ricorda per certi versi la fibra di vetro. Modellabile a piacimento, stupisce per la sua incredibile robustezza, otto volte maggiore, se sottoposta a trazione, di quella riscontrata nell’acciaio. Non solo, è anche impermeabile ai gas e se impiegata come componente di schiume e aerogel, si dimostra incredibilmente assorbente. La nanocellulosa, innovativa e “green”, può essere realizzata, oggi, in notevoli quantità e a costi decisamente minimi, a dispetto di altri materiali. Le sue applicazioni sono innumerevoli. Ad esempio potrebbe essere adoperata nella progettazione di display OLED flessibili, nella costruzione di veicoli aerei e addirittura nel campo della wearable technology: Iinfatti, i nanocristalli conferiscono al materiale la capacità di diventare luminescente sotto la luce, fornendo un materiale che potrà rivelarsi utile nella corsa alle tecnologie indossabili e che sia al tempo stesso più sostenibile. La nanocellulosa è a tutti gli effetti il materiale del futuro.