Parte oggi negli Stati Uniti la sperimentazione di Facebook Instant Articles, progetto che vuole mostrare direttamente sull’applicazione mobile gli articoli delle maggiori testate giornalistiche mondiali attraverso quelli che vengono appunto chiamati Instant articles. Questo comporta che non sarà più necessario spostarsi sui siti proprietari per leggere le news dei giornali che partecipano all’iniziativa, tra i quali New York TimesNational GeographicBuzzFeedNbcThe Atlantic, sul lato americano; The GuardianBbc NewsSpiegel e Bild per quello europeo. Il numero di persone che, giornalmente, si tiene aggiornato sulle ultime notizie semplicemente accedendo ai social network è in continua ascesa, complice anche lo sharing che permettono le piattaforme social. Ma l’iniziativa è stata pensata anche per gli editori, consentendo a costoro di offrire velocemente articoli sempre più interattivi con il lettore: Instant Articles è stato infatti pensato per rendere l’esperienza d’informazione sino a 10 volte più rapida, e, oltre alla velocità, ci sono altri elementi evolutivi, tutti improntati al miglioramento dell’esperienza di lettura e navigazione dell’utente rispetto alle tradizionali interfacce Web odierne, con l’aggiunta di funzionalità interattive, come la visione di foto in formato HD con la semplice inclinazione del device e l’avvio automatico dei video. E poi mappe interattive, note audio e la possibilità di commentate singole porzioni degli articoli, regalando agli editori il pieno controllo su ciò ne scrivono. È di tutta evidenza che, se il successo riscosso dal più grande social network del pianeta dovesse ripetersi anche con Instant Articles, il mondo del social web potrebbe diventare il baricentro dell’informazione, rendendo gli editori sempre più dipendenti da una piattaforma che comunque non possono realmente controllare. Tuttavia, il dato certo è che da oggi il mondo dell’informazione digitale è in continua evoluzione e e presto tutti gli editori potrebbero non poter fare più a meno del sostegno di Facebook per le loro pubblicazioni su internet. Staremo a vedere!