imagePuò un’invenzione tecnologica cambiare radicalmente la vita di pazienti costretti su un sedia a rotelle? Si, se si tratta di una speciale imbragatura hi-tech, nello specifico di un esoscheletro robot, che aiuta chi lo indossa ad alzarsi autonomamente e a camminare completamente da solo, senza ulteriori supporti. Sembra fantascientifico, ma i progressi della tecnologia, accompagnati dai passi avanti fatti dalla ricerca in campo medico, sono approdati a questo marchingegno innovativo, facilmente indossabile e da poter condurre senza fatica, grazie ad uno zainetto dal peso di circa cinque Kg in cui si trova riposto il cervello del robot da indossare. Ma vediamo più da vicino questo pezzo forte della tecnologia biomedicale: il suo nome è Rewalk, non solo un ottimo strumento riabilitativo, ma un vero e proprio sostegno, che consente di far muovere il paziente liberamente e senza ulteriori ausili, garantendo quindi ciò di cui queste persone avvertono come maggiormente necessario: l’indipendenza personale. Questa libertà ha fatto sì che il Rewalk non venga più considerato solo come uno strumento riabilitativo, ma come un ausilio, come la sedia a rotelle, da affidare a domicilio al paraplegico per muoversi con maggiore autonomia nella quotidianità di tutti i giorni. L’ideatore del Rewalk è l’israeliano Amit Goffer, che a causa di un incidente è rimasto tetraplegico, e da oltre dieci anni, attraverso la Argo Medical Technologies di cui è fondatore, si dedica a perfezionare l’esoscheletro in maniera che possa essere indossato per muoversi liberamente. Molto, dunque, si deve a chi, ogni giorno, studia e ricerca nuovi metodi per alleviare le sofferenze di persone impossibilitate a camminare, e questo accessorio tecnologico sarà molto apprezzato dalle numerose persone (e dalle rispettive famiglie) che ogni giorno lottano con il proprio corpo. Con l’augurio che presto possano camminare da soli verso il proprio sogno.