L’esposizione universale più connessa e tecnologicamente avanzata di tutti i tempi: stiamo parlando di Expo Milano, dove il futuro del pianeta viene presentato in chiave futuristica, innovativa e high-tech. Infatti, nonostante non si tratti di una fiera dell’innovazione tecnologica, già l’ingresso in Expo si caratterizza per l’incontro col Tornello XVia sviluppato da Came: il 2015, identificato come XV, diventa la VIA di accesso a un nuovo percorso di innovazione intrapreso dalla ditta trevigiana, orientato a proporre soluzioni tecnologiche all’avanguardia a servizio della vita quotidiana delle persone, delle imprese e dei grandi progetti. Quando entrate, dedicategli qualche secondo di attenzione: è intelligente, connesso e legge qualsiasi tipo di codice, dai QR Code alle carte di credito. Il secondo aspetto innovativo che ci accoglie all’entrata di Expo è la sua rete energetica: una “smart grid green field full electrical”, una griglia intelligente interamente elettrica (riducendo così il consumo di CO2), con una maglia anelare che garantisce la fornitura della luce a tutti i padiglioni: perché salti la luce, si devono verificare due guasti in due punti distinti. Tutte queste chicche energetiche vi verranno spiegate e illustrate concretamente al Padiglione Enel. La visitor experience in chiave tecnologica continua con la presenza di touch screen disseminati in ogni angolo dell’esposizione, megaschermi e tanta gamification: dai quiz turistici del Padiglione Azerbaijan ai videogiochi strategici di Usa e Kuwait, fino alle esperienze di realtà virtuale proposte dai padiglioni di Slovenia, Alitalia Etihad, Olanda e China Corporate United Pavilion. Nel Padiglione Austria, invece, regna sovrana la realtà aumentata, dove è possibile esplorare un bosco attraverso dei visori. Nel Padiglione Germania attirano l’attenzione le seedboard, che altro non sono se non delle tavolette di cartone che permettono di interagire con le installazioni. Sul fronte simulazioni, da Alitalia si può provare un vero simulatore di volo. Mentre nell’area di Expo dedicata in modo specifico all’alimentazione, il pezzo forte è il supermercato gestito da Coop, dove il robot YuMi ci aiuta nella spesa insieme ai suoi “colleghi” IRB 1200. Per concludere, è imperdibile il Cluster del Caffè: in un angolo nella zona dello schermo esterno c’è una macchina per l’espresso veramente innovativa: frutto dell’ingegno di Riccardo Piras, prepara miscele personalizzate in base ai gusti dei singoli visitatori, basandosi sull’uso che si fa della apposita app. Imperdibile anche il Padiglione Usa, con il tetto della terrazza, coperto da vetrate intelligenti in grado di passare dalla trasparenza all’opacità in base alla luce ambientale, e la fattoria verticale da 860 metri quadrati che compone la facciata. All’imbrunire, non potete perdere lo spettacolo i luci che offre il Padiglione UK, il cui sistema di illuminazione è collegato a un alveare che si trova alla Nottingham Trent University. Il sistema di monitoraggio che permette di associare l’attività delle api all’intensità della luce è estremamente innovativo: prima che venisse sperimentato, era impossibile sapere che cosa stessero facendo gli insetti senza distruggere il loro rifugio.