È già passato un giorno dalla conclusione del Mobile World Congress 2015 di Barcellona ma già sentiamo la mancanza delle sue otto aree espositive che ci hanno letteralmente proiettati nel futuro. In realtà, il MWC si è sempre caratterizzato, ogni anno con ciascuna edizione, per il suo essere sempre un passo avanti rispetto al mercato: nel 2007 con le prime presentazioni di quelli che chiamiamo smartphone e i successivi melafonini; nel 2010 con la presentazione di tablet e iPad e, via via, dei pc convertibili, touch, all-in-one; negli ultimi anni con la moda dei dispositivi wearable e oggi stupendo tutti non tanto con prodotti particolari, che possano diventare veri e propri oggetti del desiderio come è accaduto con iPhone e affini, ma offrendo soluzioni di tecnologia pura: reti wireless, realtà aumentata, connessione 5G, biometrica, tutti concetti astratti ma che, affiancati ai prodotti giusti, diventeranno più concreti che mai; prototipi e concept che diverranno presto realtà. Le nuove reti veloci 5G dovranno (è imperativo) diventare realtà, perchè risponderanno a delle nuove necessità: smart city, smart home, smart car avranno tutte bisogno di una rete più potente, più stabile, più ampia per funzionare. Se ogni device (dallo smartphone, alla lavatrice, all’automobile) dovrà essere connesso, le reti attuali non basteranno più e la soluzione al problema è proprio la rete 5G. Un altro settore che si è rivelato essere particolarmente interessante per le aziende che lavorano nel settore del mobile è la biometrica, o meglio, il sistema di riconoscimento biometrico, oramai pressochè onnipresente sugli smartphone di ultima generazione, che identifica una persona sulla base di alcune sue caratteristiche biologiche e/o comportamentali. Se è vero che i cellulari possono essere sbloccati con l’impronta digitale, è anche vero che sicurezza e attendibilità del riconoscimento non sono ancora garantite al cento per cento: è per questo che sono stati messi a punto nuovi sensori in grado di fornire maggiori informazioni (e dunque maggiore sicurezza), facendo una sorta di ecografia al dito per mezzo di onde sonore. Un simile sistema risulterà particolarmente utile nei pagamenti via smartphone e questo lo ha ben compreso l’orientale Zte che ha realizzato una tecnologia di scansione dell’iride utile non solo per sbloccare lo smartphone, ma anche per verificare un pagamento. Il settore dell’automotive è il vero re della città connessa, intelligente nella mobilità, con sensori di allerta agli incroci stradali, e sicura grazie a telecamere dotate di riconoscimento dell’immagine e facciale, come quella presentata da Qualcomm. Una kermesse davvero futuristica, che non vediamo l’ora di vedere in azione nel mercato consumer! Benvenuto Futuro!